IN QUESTO ARTICOLO TROVERAI:

Ogni mese, una donna ci racconta il suo rapporto con la bellezza e la cura di sé.

Scopriremo come l’età, la professione, gli impegni e le priorità si rispecchiano nelle scelte quotidiane di self-care.

  1. Cosa significa per te prendersi cura di sé?

Sicuramente il significato di questa frase per me è cambiato nel tempo. Oggi, a 50 anni compiuti, sento di prendermi cura di me quando non trascuro le mie esigenze, quando riesco a ritagliare del tempo per il mio benessere fisico e per fare le cose che amo. 

Ogni tanto è importante mettere se stesse al primo posto e per me non è stato facile impararlo.

2. I tuoi interessi partono dall’ingegneria – infatti è la materia in cui ti sei laureata – cosa ti ha portato ad avvicinarti al mondo della sanità?

Mi sono avvicinata al mondo della sanità grazie a mio marito, in quanto la sua famiglia lavora in questo settore da ben 4 generazioni. Dopo vent’anni di lavoro posso dire che il mondo sanitario è molto più complesso di quanto possa sembrare dall’esterno, ogni giorno ci sono nuove sfide. 

Il mio ultimo progetto è quello di lavorare sulla medicina di genere, ho scoperto con stupore che i farmaci che comunemente usiamo sono testati solo su uomini caucasici di età, altezza e peso medi. 

Il corpo della donna è diverso da quello dell’uomo e varia negli anni, quindi credo che sia ora di studiare la posologia e gli effetti collaterali dei farmaci anche su di noi.

3. Con la tua grande esperienza lavorativa ti dividi su molti fronti, come trovi il tempo per te stessa? 

Non sempre lo trovo! Come dicevo prima negli anni ho imparato a ritagliare dei momenti per me senza essere sopraffatta dai sensi di colpa, ma devo dire che molto spesso vengo interrotta da telefonate o mail che fanno parte della mia quotidianità. 

La cosa che ho imparato è di non permettere alle ingerenze esterne di rovinare il tempo che mi sono ritagliata.

4. Shopping, viaggi… quali sono i tuoi hobby?

Sicuramente la cosa che amo fare di più sono i viaggi perché si impara sempre qualcosa di nuovo sul meraviglioso mondo che ci ospita, conoscere nuove persone e culture ci permette di migliorarci come esseri umani. Amo molto anche il cibo e la cucina, mi piace cercare nuovi posticini e passare la giornata in compagnia di amici cucinando.

5. Consorzio Colibrì –  di cosa si tratta?

Il Consorzio Colibrì è una realtà che aggrega 21 strutture operanti nel mondo sanitario e socio sanitario, per un totale di circa 8.000 dipendenti. 

Gestiamo in maniera trasversale alcune attività per i nostri consorziati come gli acquisti, la formazione, la ricerca, la responsabilità sociale d’impresa, il bilancio di genere, viaggi di studio, PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) per pazienti attraverso i quali prendiamo in carico tutti i bisogni. Non solo quelli sanitari, ma anche quelli organizzativi che si possono generare in una famiglia in seguito ad un problema clinico di un suo membro.

6. Fare una carriera importante in Italia è ancora più difficile per le donne, specialmente quando hanno famiglia. Cosa consiglieresti alla te di 20 anni fa?

Onestamente non ho nessun rimpianto quindi l’unica cosa che consiglierei alla me di 20 anni fa è solo di diventare prima mamma.

7. C’è una massima di vita che ti rappresenta?

Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi. Frida Kahlo

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