ROLFING: GRAVITÀ, POSTURA E RIABILITAZIONE

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ROLFING: GRAVITÀ, POSTURA E RIABILITAZIONE

La chiave per sentirsi bene è alla portata di tutti

In Italia è ancora poco conosciuto, eppure si tratta di un vero salvavita.

Il Rolfing è un metodo di lavoro che mira a portare armonia ed equilibrio nel corpo attraverso il tocco e l’educazione al movimento.

Educare vuol dire mandare un messaggio chiaro al corpo e renderlo capace di ‘riprogrammarsi’.

Il principio alla base è che esiste una correlazione tra forza di gravità e buon funzionamento del corpo umano: quanto più il corpo è allineato, tanto più la gravità può fluire.

Hubert Godard – scienziato francese del movimento e allievo di Ida Rolf – riesce a fondere il lavoro sul corpo, sulla postura e sulle emozioni con una grande facilità.

Davide Burchiellaro per Marie Claire ha intervistato il grande Godard – e lui definisce il Rolfing:

“Una teoria che parte dal concetto che nel mondo in cui viviamo tutto muta e tutto ci coinvolge in un cambiamento costante.

L’unica cosa che non cambia mai è la gravità, l’unica certezza. Si tratta di cambiare il nostro modo di sentire il mondo alla luce di questa certezza. Scegliere come opporsi alla gravità o come invece “andare” con la gravità.

La postura dipende dalla percezione del nostro corpo, dal modo di sentire e interpretare il mondo, l’ambiente, le nostre relazioni.”

Durante l’intervista, approfondiscono anche due temi che ci stanno molto a cuore: la postura in relazione alla forza di gravità e i benefici del Rolfing dopo un tumore.

Quanto conta la psicologia nello studio e nella cura della postura?” – ha chiesto Burchiellaro.

“Il nostro corpo si organizza seguendo influenze psicologiche. La differenza di postura tra una persona che ‘riceve’ il mondo e una che ‘lo respinge’ è evidente a tutti, anche se da adulti ce ne accorgiamo meno di quando siamo bambini.

Reagiamo tutti, crescendo, in base alla rappresentazione dello spazio che ci siamo costruiti.

E che ovviamente è molto legata all’impostazione e all’atteggiamento che ci trasmettono i nostri genitori. Chiaro quindi quanto il contributo della psicologia sia importante. Ma prima di tutto esiste la gravità.”

In che modo il Rolfing diviene terapeutico nella riabilitazione di chi ha avuto un tumore?

“Ho lavorato a lungo sui pazienti oncologici assieme a Gemma Martino a Milano. Ci siamo concentrati in particolare sul dilemma del braccio immobilizzato: tantissime donne che avevano subito l’operazione al seno si sentivano menomate, non muovevano più l’arto e la mano. E questo nonostante l’operazione fosse andata nel migliore dei modi e non vi fosse stata lesione reale muscolare o neurologica legata all’utilizzo della spalla.

In realtà ciò che è lesionato in questi casi è uno spazio simbolico che si potrebbe definire ‘gestosfera’. 

Compiere un gesto non è solo fare un movimento, ma ha un significato che va oltre e che comprende la mia relazione con le emozioni, con il mondo e l’ambiente circostante. 

Accadeva dunque che chi aveva subito la mastectomia percepiva quella parte del suo corpo come in una gabbia, interdetta a movimenti e gesti emozionali.

Ecco, abbiamo capito che era necessario lavorare sull’immagine del corpo e andare a toccare quella parte relazionale abbandonata. Ma attenzione, l’osservazione che ci ha aperto una finestra: anche se le pazienti recuperavano l’utilizzo della spalla e del braccio, rimaneva qualcosa di non comprensibile, qualcosa di ‘storto’. 

Una debolezza nello stringere la mano, nel prendere oggetti. E analizzando le pazienti prima e dopo le operazioni chirurgiche abbiamo capito che questo deficit era preesistente l’operazione e che una fragilità nella sfera del gesto, coincideva con l’attacco del male, quasi preannunciandolo. Bisognava essere prudenti e umili nel portare avanti questa teoria, ma l’attività svolta su queste basi e sul toccare quella fragilità ci ha dato importanti risultati e riconoscimenti.”


Come dicevamo, il Rolfing è la chiave per un benessere reale, che parte dal corpo e arriva alla mente, perché siamo tutt’uno e come tale dobbiamo trattarci.

Se vuoi sentirti bene, ti aspettiamo in studio per creare insieme il percorso giusto per i tuoi bisogni.

Articolo completo: Hubert Godard, l’essenza del Rolfing in Italia

2 Responses

    1. Sì Sabrina, ci sono molti ambiti in cui il Rolfing può fare la differenza! In Italia è ancora poco diffuso ma io (Catherine) lo pratico da anni e ho visto veramente tanti cambiamenti nelle persone trattate

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